Per fortuna il tema della sostenibilità acquisisce sempre più importanza nelle strategie di sviluppo delle industrie a livello mondiale. Infatti, i governi di diversi Paesi si stanno impegnando a regolarizzare e monitorare i parametri di sostenibilità in moltissimi ambiti. Anche per questo, i maggiori sforzi fatti dalla maggior parte delle aziende è in ambito dell’eco-sostenibilità, ma non è l’unica ragione. Una motivazione fortissima che spinge le aziende a investire nella ricerca e nell’applicazione di soluzioni eco-sostenibili è la forte richiesta del mercato. Come abbiamo visto più volte (ne abbiamo parlato anche in questo articolo), il consumatore finale è diventato molto attento e selettivo riguardo le proposte eco-sostenibili ed è persino disposto a spendere un po’ di più per assicurarsi che la sua scelta sia etica. Inchiostri e stampe compresi.
Non solo cartone
Ma, se nell’industria del cartone si parte “avvantaggiati”, in quando il cartone è già un prodotto sostenibile, sono i dettagli che fanno la differenza. Perché sì: il cartone è realizzato da materie prime rinnovabili e sì: è riciclabile, inoltre è anche completamente biodegradabile, ma ciò non basta. Se da una parte c’è la volontà di diminuire e semplificare imballi e imballaggi, dall’altra le aziende hanno la necessità di farsi riconoscere dal cliente. Nell’epoca dell’e-commerce, il branding, l’esperienza visiva, l’originalità e persino la qualità di un prodotto iniziano molto prima che il cliente abbia il prodotto fra le mani. Quindi è necessario avvalersi di soluzioni personalizzate, come le scatole stampate con il proprio logo, brand ed eventuali altre informazioni d’impatto. Dopo un acquisto fatto sul web segue anche una condivisione sui social: quale pubblicità migliore per un’azienda di una foto che ritrae una sua scatola con il logo/brand in piena vista? In questo caso, però, il cartone non resta solo cartone, poiché inchiostri e stampa alterano sia la sua riciclabilità che la sua biodegradibilità.
Inchiostri e stampe: quale sostenibilità?
Inchiostri, vernici e metodi di stampa non sono esattamente sinonimo di sostenibilità ed ecologia, quindi come ovviare al problema? Anche in questo settore, la ricerca ha fatto moltissimi progressi, con risultati incredibili. Per usare una metafora, i colori del Pantone stanno diventando tutti “verdi”.
Oltre a eliminare dalle vernici i metalli pesanti come il cadmio, il piombo e il mercurio – caratteristica obbligatoria per vari mercati –, la riduzione o la rimozione dei composti organici volatili (COV) rappresenta un’altra opzione per renderle più green. Il mercato degli inchiostri ecologici è in crescita e la ricerca ha prodotto delle valide soluzioni già attuabili:
Inchiostri a base d’acqua
- contengono pochissime o nessuna VOC
- non emettono odori
- sono meno tossici per i lavoratori
- azzerano il pericolo d’incendio
- non necessitano costosi sistemi per convertire le emissioni tossiche
- hanno costi più ridotti
Inchiostri da derivati naturali (soia, semi di cotone, semi di lino, ecc)
Sono un’alternativa già disponibile, ma soggetti a continui aggiornamenti in quanto, pur derivando da materie prime rinnovabili, alcuni necessitano di lavorazioni che prevedono l’uso di metalli pesanti o contengono petrolati. Inoltre, chiedono tempi più lunghi di asciugatura e possono avere una resa diversa rispetto ad altri inchiostri. Tuttavia, scegliere inchiostri e vernici da derivati naturali è un’alternativa valida se si va fino in fondo, selezionando le formulazioni eco-sostenibili.
Inchiostri d’alga
Una soluzione futuristica e (forse) risolutiva è quella dell’uso degli inchiostri a base di alghe. Completamente sostenibile e resistente ai raggi UV, l’inchiostro di tale biomassa ha il ciclo produttivo che azzera le emissioni di anidride carbonica. La ricerca sta concentrando molte risorse per sviluppare e perfezionare tale soluzione indicata come “il più sostenibile inchiostro al mondo”.
Metodi di stampa
Non solo vernici e inchiostri, anche i metodi di stampa hanno il loro peso nel definire “sostenibile” uno specifico risultato. Sì, perché il processo di stampa, i macchinari utilizzati e la pulizia dei macchinari possono influire non poco sulla sostenibilità finale di un prodotto, anche se spesso non ci si pensa. Ma le tecnologie sempre più avanzate, la stampa on-demand e l’uso di inchiostri ecologici aiutano anche questo aspetto a diventare sempre più eco-friendly.
Conclusioni
L’eco-sostenibilità non può e non deve essere parziale: affinché un prodotto possa essere definito sostenibile dovrebbe offrire garanzie di sostenibilità in tutti i suoi aspetti. Ma un pubblico sempre più attento e informato e le aziende orientate sempre più verso il “verde” possono far sì che tale aspettativa diventi realtà. L’ufficio ricerca e sviluppo di Gruppo Dm Packaging è costantemente impegnato sull’argomento, al fine di garantire il miglior rapporto sostenibilità-servizio alla propria clientela.