Sull’inutilità della guerra sono stati scritti fiumi di parole lungo la storia, parole che non sono servite a molto. Difatti, nel 2022, oltre la guerra in Ucraina, contiamo nel mondo 26 conflitti (fonte Il sole 24 ore) fra guerre civili, conflitti religiosi o di stampo terroristico e altro ancora. C’è un senso di smarrimento, di impotenza totale nell’essere “spettatori” della guerra, ma possiamo solo immaginare cosa significhi esserne “attori”.
“La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire.”
Albert Einstein
Non guardare, ma fare
Pur restando spettatori, ognuno di noi ha, tuttavia, la possibilità di essere un attore in questa circostanza. La possibilità, ma anche il dovere. Il finto buonismo e il moralismo gratuito non servono a niente, questo lo sappiamo già. Eppure il “dovere” ci sembra d’obbligo, fosse questo soltanto un dovere di pensiero.
“La potenza del pensiero
muta il destino.L’uomo semina un pensiero
e raccoglie un’azione;
semina un’azione
e raccoglie un’abitudine;
semina un’abitudine
e raccoglie un carattere;
semina un carattere
e raccoglie un destino.L’uomo costruisce il suo avvenire
con il proprio pensare ed agire.
Egli può cambiarlo
perché ne è il vero padrone.”Swami Sivananda
Aborrire la guerra, aborrire qualsiasi tipo di conflitto: pensieri scontati, o forse no. Nel contare 28 conflitti attuali ci si rende conto che pensare contro la guerra non è poi così scontato. Ecco perché è importante generare pensieri di pace. E, se il pensiero genera azione, i pensieri di pace generano la pace. Quindi, dopotutto, forse non stiamo pensando così tanto alla pace.
Piccoli gesti
I piccoli gesti sono meglio di niente. Una bella parola, un sorriso, la gentilezza. Chi non li fa? Guardiamoci dentro, però, guardiamo meglio. Lo facciamo davvero? Spendiamo davvero una bella parola con il nostro vicino, offriamo davvero un sorriso senza ragione a chiunque incontriamo sulla strada, siamo gentili davvero in ogni occasione? Sembrano luoghi comuni, vero? Forse, ma come sarebbe la realtà se, tutti, facessimo tutti questi piccoli gesti? Immaginiamo, per un instante: sorrisi ovunque, una diffusa gentilezza, parole che portano gioia nel cuore… Troppo, forse? Già: rimane difficile immaginarlo così, il mondo. Eppure si tratta soltanto di piccoli gesti.
L’utilità delle scatole di cartone nell’inutilità della guerra
Nessuno vuole partecipare a una guerra. Nessuno vuole assistere a una guerra. Ma nessuno dovrebbe chiudere gli occhi e girarsi dall’altra parte quando ciò accade. La storia dovrebbe essere il nostro monito per il presente, la realtà dovrebbe essere il nostro monito per il futuro, eppure non vi è alcuna certezza di ciò che succederà rispetto al qui e ora. E allora è necessario affrontarla, la realtà. Regalare un sorriso, una buona parola, essere gentili. Agire.
Il Gruppo DM ha avuto la possibilità di fare un gesto concreto per sostenere la popolazione vittima della guerra in Ucraina, donando 5 bancali di scatole di cartone ondulato all’associazione Salvamamme che, insieme ai volontari di #RomaAltruista, ha preparato una spedizione di beni di prima necessità, debitamente imballati, destinati alle vittime ucraine. L’utilità delle scatole di cartone nell’inutilità della guerra è poca cosa, ma ci piace pensare alle nostre scatole come portatrici di sorrisi, di una buona parola e di gentilezza nel mondo.

Consegna cartoni all’associazione Salvamamme