La necessità di sviluppare nuove soluzioni più sostenibili, più economiche e, non per ultimo, anche belle, ha spinto un settore notoriamente attento all’innovazione come quello dell’architettura a sperimentare l’uso di nuovi materiali. Impensabile già soltanto fino a qualche decennio fa, l’uso del cartone nell’architettura è diventato una realtà originale e dai risvolti sorprendenti.
Le caratteristiche del cartone ondulato
Una delle più pressanti richieste dell’attuale mercato è la sostenibilità dei materiali. Materie prime derivate da fonti rinnovabili, riciclo, biodegradabilità, abbassamento delle emissioni di co2 nell’atmosfera – sono tutti concetti che abbiamo imparato a conoscere e a valorizzare anche nella vita di tutti i giorni. Le nostre scelte stanno diventando sempre più attente a queste caratteristiche, addirittura fino a renderle primariamente condizionate da esse – e non sarà mai troppo presto che diventino uno stile di vita. Ed è una delle principali ragioni per cui il cartone sta guadagnando sempre più spazio anche in ambiti relativamente nuovi per l’impiego di questo materiale. Ma non è anche l’unica. Vediamo alcune delle principali caratteristiche del cartone ondulato e i perché della sua unicità:
- deriva da materie prime rinnovabili
- è riciclabile
- la sua biodegradabilità è totale
- è relativamente economico (rispetto ad altri materiali alternativi)
- risulta molto resistente
- ha caratteristiche isolanti
- è molto leggero
- è un materiale versatile
Tutte queste proprietà del cartone ondulato lo rendono il candidato ideale per sostituire in diversi ambiti materiali molto meno ecologici e anche più costosi.
I limiti del cartone ondulato
Ma non è necessario essere un esperto nel settore per poter elencare alcune delle caratteristiche del cartone ondulato che, a una prima vista, impediscono a questo materiale di prestarsi a utilizzi architettonici performanti:
– è suscettibile all’umidità
– è facilmente pieghevole
– non è ignifugo
– non può sostenere pesi elevati
Ma gli ostacoli possono essere superati: creatività, ingegneria e ricerca, queste le armi segrete per abbatterli. Difatti è quello che è successo: da punti di debolezza quali erano, i limiti del cartone ondulato si sono trasformati in punti di forza attraverso attenti abbinamenti ad altri materiali e innovativi metodi d’impiego del cartone stesso.
L’uso del cartone nell’architettura
L’idea di usare il cartone nella realizzazione di edifici o per altre soluzioni architetturali non è proprio nuova. In Giappone, l’uso della carta di riso su supporti di legno (shoji) per realizzare pareti divisorie o porte è infatti molto antica e in Cina l’utilizzo di “schermi pieghevoli” in carta risale addirittura al 400 a.C. Soltanto verso la fine del 1800 (il cartone ondulato fu inventato nel 1875) si iniziò a sperimentare l’impiego del cartone nell’architettura nel vero senso della parola.
Architetti famosi
Uno dei primi architetti che esplorò questa possibilità fu Richard Buckminster Fuller (1895-1983). Visionario, Fuller aveva capito già all’epoca la fondamentale importanza della sostenibilità e del peso dell’impatto ambientale, quindi usò tutte le sue risorse creative per realizzare opere sostenibili e a basso costo. Impiegò il cartone per creare le sue cupole geodetiche, strutture leggerissime e molto resistenti. Ovviamente incontrò diversi impedimenti difficilmente superabili all’epoca, come l’impossibilità di impermeabilizzare perfettamente le strutture di cartone. Ciò lo spinse, tuttavia, a sperimentare soluzioni che sono la base della moderna architettura in cartone.
Shigeru Ban è considerato il maggiore esponente dell’architettura in cartone. Architetto giapponese nato nel 1957, Shigeru Ban ha all’attivo importanti progetti architettonici realizzati – e quindi tutt’ora in uso – utilizzando il cartone ondulato. Specializzato nell’impiego di tubi di cartone nelle sue opere, l’architetto giapponese ha ideato soluzioni ingegneristiche all’avanguardia per assicurare la stabilità e la longevità delle sue strutture. Insieme al suo team di ingegneri ha sviluppato rivestimenti impermeabili, giunture indistruttibili e, nota molto interessante, soluzioni architettoniche personalizzate in base all’ambiente circostante. Le sue soluzioni innovative sono state impegnate anche in progetti umanitari in tutto il mondo, in seguito a calamità come terremoti o inondazioni, oppure in aree disagiate. Nel 2014 ha vinto il prestigioso Pritzker Price (il maggior riconoscimento nel campo dell’architettura moderna) per l’uso innovativo dei materiali e per il suo impegno umanitario attraverso le sue costruzioni.
Soluzioni famose
Le soluzioni architettoniche che impiegano il cartone ondulate sono innumerevoli e continuano ad aumentare. Fra prototipi e proposte già fruibili, eccone alcune:
– il sistema modulare prefabbricato Wikkelhouse. Realizzato ad Amsterdam con materiali sostenibili, ha una struttura in pannelli da 24 strati di cartone ondulato assemblati con una colla eco-friendly ed è rivestito da panelli di legno impermeabili. Leggero e – relativamente – economico, il sistema modulare è totalmente riciclabile.
– il ristorante Cardboard. Situato a Mumbai, questo particolare ristorante offre un’esperienza visiva (e tattile) unica, in quanto gli interni sono realizzati in cartone ondulato, così come l’oggettistica e l’arredo.
– progetto Cardboard Office. Originale e innovativo, questo spazio uso ufficio è stato realizzato con solide lastre di cartone con struttura a nido d’ape. Ciò le rende molto resistenti, fonoassorbenti e di grande impatto estetico.
Conclusioni
Innovazione, sperimentazione, sostenibilità e originalità: potremmo sintetizzare così i risultati dell’impiego del cartone nell’architettura. La capacità di pensare fuori dagli schemi ha dato vita a soluzioni e proposte incredibili ed è ciò che spinge anche il Gruppo DM ad aggiornare costantemente le proprie competenze in modo da poter offrire risposte su misura ai propri clienti.