10 tendenze nell’industria del packaging nel 2022
Prima di elencare le 10 tendenze nell’industria del packaging nel 2022, una breve premessa:
Come in molti altri settori, anche l’industria del packaging sta ponendo maggiore attenzione a una proposta sempre più sostenibile ed efficace. Il mondo degli imballaggi sta adottando soluzioni intelligenti affinché il prodotto finale risulti rispettoso dell’ambiente e del consumatore. Le principali tendenze del settore sono, infatti, l’internet dell’imballo, l’imballaggio attivo e la nanotecnologia.
Come conseguenza della pandemia, la crescita degli acquisti on-line ha creato una nuova sfida per le aziende: come gestire responsabilmente i rifiuti. Ecco perché le aziende stanno investendo sempre di più nella ricerca di soluzioni biodegradabili, riciclabili o, addirittura edibili. In concomitanza, l’implementazione della stampa 3D e della robotica semplifica i processi di imballaggio e riduce i costi per le aziende. Ma vediamo le 10 tendenze nell’industria del packaging nel 2022:
1. Internet dell’imballaggio
Una svolta tecnologica rispetto agli imballaggi tradizionali viene realizzata attraverso l’internet dell’imballaggio. Offrendo ai consumatori la possibilità di connettersi in modo rapido con il brand o il marchio in questione, l’internet dell’imballaggio crea una connessione immediata che rappresenta un importante valore aggiunto. L’imballaggio intelligente sfrutta diversi strumenti come:
– codici QR
– etichette intelligenti
– tecnologia RFID
– chip NRF (Near Field Communication)
Queste soluzioni all’avanguardia permettono di avere notevoli vantaggi in termini di connettività, sicurezza e autenticazione. Ciò trasforma l’imballaggio stesso in un supporto dati e in uno strumento digitale. Inoltre, tale tecnologia offre alle aziende l’opportunità di entrare in contatto con il consumatore finale, introducendoli così a una gamma di contenuti come tutorial, sconti, informazioni aggiuntive. Difatti, l’internet del packaging consente ai marchi di integrare funzionalità diagnostiche e di utilizzo, fornendo così al consumatore le condizioni del prodotto in tempo reale. Ecco alcuni esempi di possibili informazioni offerte dalla tecnologia internet dell’imballaggio:
- la filiera produttiva
- informazioni sulla garanzia
- metodi d’uso
- i dati della transazione
- accumulo punti
- modi di riciclo del prodotto e/o dell’imballaggio
- scadenze
- storia del brand, ecc.
2. Imballaggi biodegradabili
Nonostante la plastica sia (ancora) il materiale d’imballaggio più usato, la sua incapacità di decomposizione in medio/breve tempo la rende sempre meno amata dai consumatori. Infatti, essendo in costante aumento consapevolezza e attenzione verso l’ambiente e l’impatto ambientale che ogni nostra scelta provoca, aumenta di conseguenza la richiesta di alternative eco-sostenibili. L’utilizzo della plastica mono-uso viene vista sempre più di cattivo occhio, mentre prendono piede le pellicole biodegradabili e altre alternative innovative. Biopolimeri, amidi, cellulosa, ma anche canna da zucchero, cocco e alghe: sono solo alcuni degli ingredienti che stanno sostituendo la plastica nel mondo degli imballaggi, con grande apprezzamento da parte dei consumatori.
3. Stampa digitale
Il processo di stampa sugli imballaggi può presentare diverse problematiche, come la precisione, i costi elevati di manodopera o la scarsa qualità dell’inchiostro di stampa. Ciò offre l’opportunità di innovare tale processo, attraverso la stampa digitale. La stampa digitale, infatti, risulta una delle principali innovazioni nel settore del packaging. A differenza della classica stampa offset o della stampa flessografica, la stampa digitale non richiede la preparazione di lastre separate per la stampa. La macchina stampa tutto il contenuto con un unico passaggio, rendendo più veloce e meno laborioso il processo. In più, la stampa digitale moderna impatta di meno in termini di rifiuti e scarti, in quanto elimina i processi di prestampa e di etichettatura aggiuntiva. I tempi di consegna si riducono e le possibilità di personalizzazione aumentano: un abbinamento vincente.
Oltre la stampa digitale, c’è anche la stampa termica diretta; si tratta di una tecnica che utilizza la termografia, usata specialmente per stampare etichette e imballaggi flessibili, con la particolarità di non dover usare inchiostri.
4. L’automazione del processo di imballaggio
Le maggiori sfide associate all’imballaggio sono:
- la produttività
- il controllo qualità
- la precisione
Difatti, il grande trend del processo di imballaggio è la completa automazione della procedura, iniziando dalla formatura per proseguire con il riempimento, l’imballaggio e la pallettizzazione. L’utilizzo di bracci robotici e pinze nell’atto del confezionamento non soltanto elimina gli errori umani, ma assicura una manipolazione delicata per i prodotti fragili. Infine, diverse aziende stanno sviluppando robotica con la visione assistita: intelligenza artificiale in grado di analizzare il prodotto finito attraverso le fotografie. Ciò velocizza il controllo della qualità di confezione, azzerando i margini di errore. Gli stessi robot con visione assistita possono essere impiegati per automatizzare altri processi come lo smistamento dei prodotti, il controllo qualità e per crescere l’efficienza complessiva.
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5. L’imballaggio “attivo”
Vera innovazione nel settore, l’imballaggio “attivo” si prefissa obiettivi ambiziosi. Secondo la FAO (Food and Agriculture Organization), a livello mondiale ogni anno un terzo del cibo prodotto per il consumo viene sprecato. Lo spreco alimentare è una costante nell’industria del cibo, con grosse perdite per le aziende. Ecco dunque dove entra in gioco l’imballaggio “attivo” che ha come principale scopo quello di aumentare la durata di conservazione dei cibi. L’imballaggio “attivo” trova applicazioni nell’industria alimentare, ma non solo. L’industria farmaceutica e l’industria delle bevande sono altri destinatari di questa particolare innovazione in grado di cambiare il mondo del packaging da come lo conosciamo. Alcuni esempi di confezionamenti attivi:
- imballaggi che rilasciano agenti antimicrobici per prevenire la crescita batterica nel prodotto
- packaging che utilizzano assorbenti di ossigeno ed etilene e regolatori di umidità per mantenere i cibi freschi
- pellicole protettive con componenti antibatterici da derivazione naturale
- contenitori che rilasciano vapore attivo controllato per eliminare la creazione delle muffe negli alimenti
Le idee sono innumerevoli e questo è soltanto l’inizio.
6. La confezione personalizzata: una vecchia conoscenza fra le 10 tendenze nell’industria del packaging
Una delle più vecchie (e più valida che mai) regole del marketing è quella che vuole un prodotto di forte impatto visivo per fare la differenza. Pertanto, si scopre che l’imballaggio ha la stessa importanza del prodotto stesso – e, a volte, ahimè, anche più del prodotto. Così, la continua sfida dei brand è quella di realizzare packaging sempre più accattivanti, in modo da aumentare le proprie vendite. Forti della visibilità completamente gratuita e potenzialmente infinita offerta loro dai social, l’impegno delle aziende è quello di rendere l’esperienza di unboxing unica e più personalizzata possibile. Grandi marchi come Nutella o Coca-Cola sono alcuni esempi di brand che hanno veicolato il loro nome e immagine attraverso la personalizzazione della confezione, stampando nomi sui propri prodotti.
Attraverso i propri siti, sempre più aziende offrono la possibilità di personalizzare i propri acquisti, rendendoli unici. Andando persino oltre, la personalizzazione risulta ulteriormente interessante quando il cliente finale viene rassicurato dall’uso di materiali da riciclo e vernici ecologiche.
7. Imballaggi riciclabili e riciclati
Il bando della plastica monouso in diversi paesi ha spinto le aziende a cercare materiali alternativi per i propri imballaggi. Una delle soluzioni è rappresentata dall’uso dei materiali riciclabili o da riciclo. Resine derivate dal post-consumo, materiali rigenerati dagli scarti, nuovi materiali creati dal riciclo sono alcune delle soluzioni adottate per sostituire la plastica. Oltre ai materiali usati, cambia anche il modo di realizzare gli imballaggi, infatti le aziende adottano metodi come:
- la diminuzione o addirittura l’azzeramento della quantità di colla usata nelle confezioni
- l’utilizzo di monomateriali. In presenza di un unico materiale nell’imballaggio, gli scarti risultano gestibili con molta più facilità
- l’uso di vernici e inchiostri a base d’acqua
8. Packaging edibile: il più appetitoso fra le 10 tendenze nell’industria del packaging nel 2022
Rivoluzionario e futuristico, l’imballaggio commestibile rappresenta un vero punto di svolta nell’industria del packaging. La vita media di un imballaggio è molto corta e segue soltanto il modello uso-smaltimento, contribuendo in gran parte ad aumentare i rifiuti solidi del nostro pianeta. Ed è per questo che, nell’ultimo decennio, le aziende si sono concentrate verso gli imballaggi ecosostenibili. Il packaging edibile va oltre la sostenibilità: offre un ciclo di vita chiuso, senza passaggi intermedi o successivi. E, anche se sembra fantascienza, vediamo qualche esempio pratico:
- imballaggi realizzati a base di proteine del latte
- piatti, bicchieri, cannucce e posate commestibili a base di piante
- confezioni a base di derivati apicoli (delle api)
9. Stampa 3D
Tecnologia in crescita in vari settori, quella della stampa 3D trova terreno fertile anche nel mondo del packaging. La stampa 3D consente infatti alle aziende di realizzare nuovi prototipi e di innovare la propria linea di confezionamento quasi in tempo reale. Per riuscire a realizzare imballaggi all’avanguardia e personalizzati, le aziende devono sperimentare moltissimo sul design. Un’operazione costosa, dispendiosa in termini di tempo e, non ultimo, crea-rifiuti. La stampa 3D è una soluzione che attenua di molto questi svantaggi: offre possibilità di stampa infinite a zero rifiuti plastici. Questa nuova tecnologia offre infatti non pochi vantaggi:
- maggiore libertà di progettazione
- realizzazione di prototipi per l’automazione dei processi produttivi
- creare imballaggi perfettamente aderenti ai prodotti, riducendo a zero lo spreco di spazio
10. Nanotecnologia
Dal materiale usato per l’imballaggio, alla sicurezza del prodotto, all’autenticazione e alla tracciabilità, la nanotecnologia fornisce applicazioni per ogni fase della filiera produttiva del packaging. Accresce la resistenza dei materiali utilizzati per realizzare gli imballaggi, consente il monitoraggio e l’anticontraffazione dei prodotti, inoltre ha un grande impatto nell’industria alimentare. La sicurezza alimentare rappresenta un punto cruciale per l’industria alimentare, e l’applicazione di nanorivestimenti sulla superficie degli imballaggi assicura la protezione da sporco, polvere e macchie. Infine, sempre in ambito alimentare, diversi tipi di nanosensori sono utilizzati per controllare la freschezza degli alimenti e per rilevare eventuali alterazioni chimiche.
Conclusioni
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