Imballaggi

Definizione, tipologie, utilizzi e consigli per chi ha bisogno di un imballaggio nella capitale o nei dintorni. Imballaggi, ecco tutto quello che c’è da sapere su uno dei settori merceologici più importanti del mercato.

Spesso le esigenze logistiche richiedono scatole dai formati particolari, progettate su misura, resistenti e – perché no – prodotte con materiali che rispettino l’ambiente.
Il settore merceologico degli imballi cartone è in continua evoluzione e lo scatolificio Gruppo Dm, grazie alla sua esperienza decennale, può aiutarti e assisterti per trovare la tipologia di imballo più adatta alle tue necessità.


Cosa sono gli imballaggi?

Si tratta di sistemi di confezionamento utilizzati a livello mondiale per assicurare una distribuzione del prodotto che ne mantenga la qualità e ne conservi inalterate le caratteristiche.

Gli imballi di cartone, consentono e facilitano il trasporto di qualsiasi tipo di merce proteggendo il contenuto e, allo stesso tempo, facilitano le operazioni di stoccaggio.

Possono essere progettati e composti da diversi materiali, ma solo pochi di questi – come il cartone – hanno il pregio di essere facilmente riciclabili; cosa che attualmente risulta fondamentale considerando quanto la salvaguardia dell’ambiente susciti l’attenzione dell’opinione pubblica.


La normativa di riferimento sugli imballaggi

A causa del loro vastissimo utilizzo e del conseguente impatto ambientale, gli imballaggi sono soggetti a norma di legge e pertanto divisi in tre tipologie:

  1. Imballaggi primari (o per la vendita): si trovano a diretto contatto con il prodotto. Secondo il d.lgs. n. 22/97  sono pensati per costituire, all’interno dei punti vendita, una singola unità da vendere all’utente finale, come ad esempio la scatola di un cellulare o quella di un paio di scarpe.
  2. Imballaggi secondari (o multipli): raggruppano un certo numero di unità di vendita – indipendentemente dal fatto che siano vendute come tale all’utente finale – e possono essere rimossi dal prodotto senza alterare le caratteristiche di quest’ultimo. 

Sono considerati molto utili per facilitare il riempimento degli scaffali presso negozi e supermarket. Ne sono un esempio le scatole tipo americane che contengono singole confezioni di prodotti alimentari come i pacchi di pasta o bottiglie d’olio ecc…
  3. Imballaggi terziari (o per il trasporto): nati per il trasporto su pallet e per rendere più agevoli le operazioni di logistica con grandi quantità di merci nello stoccaggio meccanico. 

In pratica, si tratta di imballi realizzati con diversi accessori come angolari in cartone, film estensibili  e reggette; e contiene diverse unità di vendita o di imballaggi secondari. 
Questo tipo di confezionamento è di fondamentale importanza per evitare alterazioni del prodotto o danni durante il trasporto.
 Attenzione però, perché in ogni caso, secondo il regolamento, i container destinati a viaggiare su rotaia o per mare non sono considerati imballaggi terziari.

Per quel che riguarda l’utilizzo, la produzione e lo smaltimento degli imballaggi, quindi, esiste una vera e propria normativa di riferimento. La più rilevante è la direttiva europea 2004/12/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggi, recepita nel nostro ordinamento nazionale con il D.lgs. 152/06  (ex D.lgs. 22/97).


Quali sono le caratteristiche di un buon imballaggio?

Lo scatolificio Gruppo Dm opera nel settore del cartone ondulato dal 1978 ed è in grado di fornire imballaggi a Roma e provincia con le seguenti caratteristiche:

  • Resistenza;
  • Rapporto qualità/prezzo vantaggioso;
  • Possibilità di ordinare piccoli quantitativi;
  • Possibilità di personalizzazione grafica.

Ordini e contatti

Presso il magazzino del Gruppo Dm è possibile trovare il necessario per l’imballaggio e il confezionamento (diversi formati di scatole, anche per prodotti alimentari, bauli porta abiti, angolari in cartone, film estensibile, patatine di polistirolo, bobine di cartone ondulato e di pluriball).

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